Attività in zona



 Qui potrete trovare tutto quanto di bello potrete trovare nelle nostre vicinanze

Parco Sola Cabiati



Il parco Sola Cabiati è un antico giardino storico che sorge nel Comune di Gorgonzola, nell’hinterland milanese. La sua realizzazione ha origine cinquecentesca, quando Gabrio, rampollo della prestigiosa discendenza Serbelloni, decise di costruire la sua residenza di campagna su alcuni possedimenti di famiglia. Il complesso era corredato da un giardino dall’impianto formale, arricchito da statue e composto da un sistema di viali ortogonali che disegnavano una sorta di grande scacchiera ordinata, con al centro un rondò circolare. L’aspetto del parco mutò radicalmente nel 1808, quando l’architetto Simone Cantoni, figura di rilievo e prestigio in territorio lombardo, mise mano alla sua trasformazione in giardino all’inglese secondo la moda romantica del tempo. Caratterizzato da un aspetto più informale, il sito accolse gli elementi tipici del bosco naturale, alternati a finte grotte, tempietti e rovine. Furono eliminate le forme regolari e geometriche, e furono creati movimenti di terreno, con il lago, provvisto di imbarcadero e adiacenti collinette belvedere.

L’asse ereditario dei Serbelloni si estinse con il duca Gian Galeazzo, e continuò per via femminile fino ad Antonietta Busca che, sposando Andrea Sola Cabiati, unì le due casate e permise il passaggio di proprietà tra le due importanti famiglie.

Il 7 Giugno 1967 il duca Gian Ludovico Sola Cabiati donò al Comune di Gorgonzola il parco che venne a lui intitolato. Iniziarono subito i lavori di trasformazione per adattarlo alla nuova destinazione d’uso pubblico, ma l’introduzione di un’area giochi e la costruzione di un piccolo zoo si posero fin da subito in contrasto con l’identità storica del sito, destinato alla contemplazione e al loisir all’aria aperta. Seguendo un approccio teso al recupero del valore culturale del luogo, nel 1982 venne realizzato un progetto che, con attenzione filologica, ricostruisce diverse componenti del giardino.

Nel 2007, grazie ad una nuova e più matura sensibilità, si sviluppa un progetto complessivo che da un lato collega il parco con il viale pedonale alberato realizzato negli anni ’80 lungo il fianco orientale, dall’altro propone alcune nuove soluzioni per le aree gioco, con l’introduzione di attrezzature tematiche, permettendo al parco di conservare la sua identità storico-culturale e le sue vocazioni.


Una piccola oasi a pochi km da noi.....



L’oasi Le Foppe, da anni gestita dal WWF di Trezzo, è stata inserita di recente nella lista europea dei SIC (Siti di Interesse Comunitario) per proteggere la ricca e rara biodiversità presente.

Specialità Locali.....



La zona è ricca di piccole cascine che producono e vendono prodotti a Km 0.

Le vere specialità locali sono formaggio e simili, soprattutto il gorgonzola che viene prodotto in varie tipologie come ad esempio con latte di mucca o capra.


Naviglio Martesana



Camera40 è situata a breve distanza da molti incantevoli luoghi di questo piccolo ecosistema


CENNI STORICI
Il Naviglio Martesana o Naviglio Piccolo, la cui costruzione risale alla seconda metà del XV secolo per opera di Francesco Sforza, riceve le acque del fiume Adda a Concesa, poco a valle di Trezzo sull'Adda; nel suo percorso attraversa i territori dei Comuni di Trezzo sull'Adda, Inzago, Bellinzago Lombardo, Gessate, Gorgonzola, Bussero, Cassina de Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone, Cologno Monzese e Milano, per una lunghezza di 38,7 chilometri. Entra a Milano nella parte nordorientale della città e scorre a cielo aperto fino alla “Cassina de' Pomm” nei pressi di via Melchiorre Gioia, sotto il cui manto stradale si infossa dal 1968. Più avanti riceve il torrente Seveso e poi raggiunge i Bastioni di Porta Nuova, dove cambia nome in Redefossi.
Fin dalle sue origini il Naviglio fu conteso tra i cittadini, interessati ai traffici economici e quindi alla navigabilità, e quanti abitavano nelle campagne che lo vedevano come una fonte d'acqua per l'irrigazione. Dalla fine del XVI secolo, però, il Naviglio fu intensamente utilizzato per la navigazione favorendo i traffici commerciali di derrate alimentari e di materiali da costruzione. Un tempo su queste acque si specchiavano mulini, darsene, opifici ma anche ville, palazzi e sontuosi giardini.
Innumerevoli personalità storiche hanno navigato sul Naviglio: Leonardo da Vinci (al quale alcuni attribuiscono l'invenzione delle conche e una diretta partecipazione alla realizzazione del Martesana), l'arcivescovo Carlo Borromeo, l'arciduchessa d'Austria Marianna d'Asburgo, Alessandro Manzoni, Cesare Beccaria, e molti altri ancora.
Nel 1958 il Martesana fu declassato da via di trasporto a canale irriguo, scomparvero così anche gli ultimi barconi che portavano sabbia da Vimodrone a Milano. Negli anni ottanta si affermò il concetto di bene da salvaguardare e da rivalutare: il Comune di Milano promosse la radicale ripulitura delle sponde, mentre i privati cominciarono a restaurare gli edifici fatiscenti ricavando minuscoli orti e giardini tra i condomini.
Negli anni '90 è stata costruita lungo tutto il Naviglio una pista ciclopedonale, attualmente molto frequentata, che costituisce un asse portante della mobilità dolce dell'area metropolitana.

Pista ciclabile



Gorgonzola come tanti paesi limitrofi lungo la martesana è attraversato da una pista ciclabile.

Quando il traffico viaggiava sull’acqua, molte delle merci destinate a Milano - tutte quelle proveniente dalle regini orientali - transitavano da qui. Il fascino dei tempi andati lo si può ancora gustare ripercorrendo questa via in bicicletta, lungo i margini del Naviglio che, dal centro città, conduce fino all’Adda. Si parte da via Melchiorre Gioia (ma volendo c’è anche un collegamento ciclabile dalla Stazione di Porta Garibaldi) e dopo appena qualche colpo di pedale ci si ritrova immersi in uno scenario urbano dal “volto umano”, con i giardini delle ville di viale Padova a pochi centimetri dalla riva del Naviglio.

Dopo dieci chilometri di viaggio si raggiunge Cernusco sul Naviglio: qui la pista sfila proprio a fianco di alcune notevoli ville nobiliari risalenti al XVII e XVIII secolo. Una delle più notevoli è Villa Alari Visconti, progettata da Giovanni Ruggeri ed edificata nel primo ventennio del Settecento. Ma in un fazzoletto di strade si possono raggiungere anche Villa Biancani Greppi, Villa Ferrario, Villa Scotti, Villa Uboldo e Palazzo Viganò.

L’itinerario è ben segnalato (i cartelli da seguire sono quelli della ciclovia 6 della Provincia di Milano) e non presenta difficoltà di alcun genere. Si pedala sempre in senso inverso rispetto alla corrente del Naviglio e si raggiunge Gorgonzola, a metà del percorso, e poi Bellinzago, piccolo centro a vocazione rurale che fa sembrare Milano molto più lontana dei 20 chilometri già percorsi. È qui che il naviglio piega a sud-est per avvicinare l’Adda mentre le ville di Inzago, riflesse sul corso d’acqua, sono un’occasione imperdibile per una foto o… la scusa per una sosta.

Sagre...



La Sagra Nazionale del Gorgonzola è una festa che dal 1998 è stata istituita dalla locale Pro Loco nell´omonima città, per celebrare il delicato e stuzzicante sapore del tradizionale formaggio lombardo sia attraverso degustazioni e assaggi sia tramite le tradizioni del suo territorio.

Durante la terza settimana di settembre, Gorgonzola diventa teatro di convegni, esposizioni, mostre e dimostrazioni della lavorazione del suo prodotto locale, con l´obiettivo di riportare alla luce le tradizioni legate alla cultura contadina.

La sagra è espressione del territorio nel senso più ampio e globale, è momento di riflessione da un punto di vista nutrizionale e di tutela del prodotto, di enogastronomia raffinata e ricercata, di educazione al gusto, di valorizzazione delle risorse umane e culturali, di scoperta di una città che molto ha da offrire ai turisti che vengono in visita.